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“ La natura ha donato me solo a tutti gli altri e tutti gli altri a me solo”

(L. A. Seneca)

 

 

27 MAGGIO 2011: CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA NAZIONALE PER LA DONAZIONE E TRAPIANTO, ISTITUZIONE DEL PREMIO "AMICI DELLA VITA" MENZIONE SPECIALE ALL'AMICO PIO BOVE

 

Si è tenuta, presso l’Auditorium del Ministero della Salute alla presenza del Ministro della Salute Ferruccio Fazio. La conferenza stampa di presentazione della Giornata Nazionale per la Donazione e Trapianto di Organi 2011. Nell’ambito delle iniziative previste è stato istituito il premio nazionale “Amici della Vita”, che viene conferito a personalità, strutture pubbliche ed Associazioni di pazienti e di volontari, che si sono particolarmente distinte nell’ambito dell’attività della donazione e trapianti di organo. La Commissione ha ritenuto di conferire una menzione speciale a Pio Bove, Presidente del Forum delle associazioni dal 1996 al 2003, morto nel 2008, con la seguente motivazione:

“Per il competente e generoso impegno, rafforzato e sostenuto anche dalla vicenda personale, a favore di una maggiore conoscenza delle problematiche dei pazienti trapiantati e di una regolamentazione normativa delle tutele”.

Su proposta del Forum Nazionale, per valorizzare la memoria di Pio, ha ritirato il riconoscimento, dal Ministro della Salute, la moglie Diletta, che ha ricordato Pio con un commovente intervento:

” - Dal tuo dono nasce la speranza e chi dona ama la vita. - Ho trovato, per caso, queste parole appuntate sull’agenda di Pio, mio marito, proprio lo stesso giorno in cui ho ricevuto la comunicazione del riconoscimento tributato alla sua memoria per l’impegno da lui profuso nella diffusione della cultura della donazione degli organi. E non è un caso che tutta la vita di mio marito si sia rivelata come un dono, ricevuto e dato. Ricevuto, quando è stato sottoposto a un trapianto di rene, che lo ha restituito di nuovo alla vita, e un dono dato, in particolare a me, ma anche a tutti coloro lo hanno conosciuto, apprezzato, amato. Pio ha messo a disposizione tutto se stesso, la sua esperienza, la sua competenza, il suo impegno e la sua professionalità a favore degli ammalati, ha offerto loro aiuto concreto e totale disponibilità, senza mancare di umiltà, rispetto e condivisione della sofferenza e riaccendendo speranza e fiducia. Per tanti è stato un amico fraterno, un compagno di lotte e di conquiste, atte a far valere i diritti degli ammalati, per tanti è stato un punto di riferimento, che ha incoraggiato e informato, per tanti si è adoperato affinché la cultura della donazione e del trapianto d’organo si sviluppasse maggiormente in Italia e venisse considerata come un dovere sociale, oltre che un gesto di solidarietà umana. Ha portato avanti e con brillanti risultati tante battaglie. Promotore della legge 91 del 99 sul silenzio assenso informato, ha contribuito all’aumento del numero dei trapianti in Italia, ha istituito il Forum Nazionale delle Associazioni di Nefropatici, Trapiantati d’Organo e di Volontariato, è stato artefice di innumerevoli iniziative, senza mai stancarsi di difendere la dignità delle persone ammalate rese ancora più fragili oltre che dalla malattia dalle difficoltà e dalle ingiustizie. Sapeva per esperienza diretta che chi dona moltiplica la vita come recita lo slogan di questa settimana per le donazioni: chi dona, infatti, moltiplica la vita per sé e per gli altri: per sé, perché non vedrà la corruzione della sua carne e continuerà su questa terra a far vivere, amare, gioire e sperare un altra persona, tante altre persone. Come Presidente del Tribunale dei Diritti del Malato aveva scritto: “Con la donazione e il trapianto, l’Uomo si rivela all’Uomo, esaltando la dimensione relazionale del vivere con e per l’Altro. L’identità della persona, infatti, è costituita dall’essere dono vivente e il suo fine consiste nel donarsi. Il corpo umano è tale, in quanto, rappresenta lo spazio nel quale la persona si rivela e si realizza come dono che si fa dono in modo che l’Altro non sia più Altro da me, ma Altro di me. Dona ciò che ti è stato a tua volta donato: la nostra vita, ogni vita umana è un dono: l’atto di donare i propri organi non è che una naturale conseguenza di un dono già ricevuto, la vita appunto che ci è stata donata. Permettetemi di concludere con un'annotazione del tutto personale: oggi 26 maggio 2011 io e Pio avremmo festeggiato il nostro ventiseiesimo anniversario di matrimonio. Non potevo ricevere miglior regalo di questo riconoscimento. Porgo a tutti il mio più sentito ringraziamento."